Le alternative offensive del Milan non convincono: la situazione di Origi e Rebic, i numeri dei due attaccanti non riflettono il loro valore.
La sconfitta contro la Fiorentina nella serata di ieri ha risvegliato un’interrogativo che accompagna il Milan per tutta la stagione: esistono o meno delle alternative valide in squadra? In particolare, in attacco Olivier Giroud è stato costretto a fare da solo, non avendo ricevuto un sostegno adeguato né da Divock Origi né da Ante Rebic, nonostante la loro presenza in squadra.
Il Milan spende 10 milioni lordi all’anno per avere due alternative a Giroud in attacco. Tuttavia, i numeri di Origi e Rebic non sembrano, almeno fino ad ora, giustificare il valore degli ingaggi dei due giocatori. Origi, che è arrivato questa estate come un importante rinforzo a parametro zero, non è ancora riuscito a integrarsi bene nella squadra, anche a causa di un infortunio che ha dovuto affrontare in estate. Rebic ha segnato più goal di Origi, tre, ma ha giocato poco, solo otto partite da titolare in tutta la stagione.
Con solo un trofeo ancora possibile, anche se molto difficile, e la qualificazione in Champions League da conquistare, il Milan ha bisogno che Origi e Rebic riescano a mostrare il loro valore nelle prossime settimane per fornire un’alternativa affidabile a Stefano Pioli in attacco. In particolare, i tifosi rossoneri hanno grandi aspettative per Rebic, che ha dimostrato di essere un attaccante molto valido nelle prime due stagioni con il Milan. Per quanto riguarda Origi, si spera che possa ambientarsi meglio e mostrare le grandi qualità che lo hanno reso un Top a Liverpool.
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